“Un viaggio indimenticabile, ma non finisce qui”. Queste le prime parole di Davide Valacchi, atleta non vedente tesserato della Fispic per il Torball che a marzo era partito da Roma in tandem attraversando 11 Paesi e oggi è tornato nella Capitale. Ad accoglierlo al Colosseo, oltre ai familiari e agli amici, c’erano il Presidente della Fispic Sandro Di Girolamo, il Segretario Generale Andrea Cesolini, il Responsabile Marketing e Comunicazione Edoardo Marcianò e la Responsabile delle Relazioni Internazionali Alena Kurlovich. La Federazione ha assecondato la volontà di Davide occupandosi degli aspetti relativi alla comunicazione, dei visti necessari per entrare nelle varie nazioni e di tutte le questioni burocratiche ricevendo tantissimi elogi da parte dei Comitati Paralimpici dei Paesi attraversati dall’atleta ascolano. Valacchi ha percorso di circa 12.000 chilometri toccando Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan e Kazakistan insieme agli accompagnatori Michele Giuliano e Samuele Spriano. “Ora ho bisogno di riflettere e riposarmi un po’”, dice Davide, “ma sto già pensando al prossimo viaggio, vi prometto che il progetto ‘I to eye’ non finirà qui. Devo soltanto scegliere i posti giusti, dove potrò portare un bel messaggio e donare altri tandem”.
La campagna “I to eye” promuove la cultura della bicicletta e la possibilità per i non vedenti di praticare il ciclismo andando oltre i propri limiti grazie allo sport”. Davide e i suoi accompagnatori avrebbero dovuto terminare il viaggio in Cina, ma non hanno ottenuto il visto e sono tornati in Tagikistan donando il tandem a Siyovush, un ragazzo non vedente. “In realtà Siyovush voleva acquistarlo già da un po’, ma non aveva abbastanza denaro. Donare Baghera (nome del tandem, ndr) a lui, una vera celebrità tra i disabili visivi del posto, è il modo migliore per far conoscere questo straordinario mezzo di trasporto a più persone possibili in questa zona del mondo”.